Tredicesima puntata di “Puoi anche tu”: la testimonianza diretta, il racconto di soci, amici, volontari protagonisti in questi anni dell’attività dell’Associazione. E’ la volta di ENNIO D’ALTRI, fotografo.
Le facce in Africa parlano tutte, parlano sempre. I vecchi, che poi anziani non sono perché i più a malapena raggiungono i cinquant’anni, hanno ricamata sul volto la fatica fisica e morale di una vita. Vedi, in ogni espressione e in ogni ruga, quell’impasto di sofferenza e dignità, stenti e responsabilità, di chi è consapevole che la sopravvivenza della sua famiglia, spesso assai numerosa, dipende tutta da lui. Le facce delle donne sono austere e femminili, colorate e belle nel loro desiderio di apparire. Luminose e solari nella loro povertà, non si mettono mai in posa come noi benestanti europei, hanno ben altro cui pensare. Guardi i bambini e nei loro occhi, in tutti, scorrono sogni e desideri, con l’intensità di chi vorrebbe catturare con lo sguardo tutto ciò che vede e gli passa accanto quando arriviamo noi europei. Ho avuto il privilegio, con AMOA, di andare in Etiopia, Senegal, Togo, Camerun, Zimbabwe, Madagascar, Ghana, Rwanda. Ogni volta è stata un’esperienza unica. Mai potrò dimenticare il primo viaggio in Etiopia, fu incredibile. L’incontro con le suore laiche indiane e la folla che arrivava da ogni paese, a centinaia ogni giorno e con ogni mezzo possibile, per farsi visitare dai medici e dagli ottici di AMOA. E, come un giorno dissi all’Arcivescovo del Ghana, che parla perfettamente italiano, ogni volta ho sentito il dovere morale di documentare, di dare voce con le mie fotografie, al senso del “bene” che AMOA fa per queste persone, per le quali la vista è vita. Le mie foto raccontano il bisogno che traspare da quei volti di uomini, donne e bambini, e documentano quanto si possa fare in questi Paesi dove i poveri non hanno alcuna forma né di assistenza né di cura.
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