21 Maggio 2024

Madagascar, la missione ad Ambatondrazaka e una collaborazione di successo

Ecco il racconto di una bella missione in Madagascar, ad Ambatondrazaka, per operazioni e visite, che ha visto la positiva collaborazione di AMOA con i Medici Volontari Italiani.

La missione di cui racconteremo oggi è frutto di una nuova collaborazione proposta ad AMOA dai Medici Volontari Italiani. Il personale di AMOA è stato richiesto per affiancare quello dei Medici Volontari Italiani che altrimenti non avrebbero potuto garantire la continuità del lavoro svolto negli anni precedenti. Dunque, come associazione abbiamo scelto di aderire a questo invito e, dal 9 al 23 aprile 2023, due volontari AMOA sono partiti per il Madagascar, trovandosi a Parigi con i colleghi dei Medici Volontari Italiani. 

I partecipanti per conto di AMOA sono stati Giuseppe Gaiba (oculista) e Danilo Trombetti (oculista); quelli per conto di Medici Volontari Italiani, Speranza Balocco (logista) e Carlo Passeggi (oculista). 

L’intera organizzazione del viaggio è stata in capo ai colleghi dei Medici Volontari Italiani. In particolare, Speranza Balocco ha pianificato e programmato i dettagli della missione: modalità di trasferimento, pernottamenti nelle varie strutture di accoglienza,  fabbisogno del materiale necessario alla missione che AMOA ha poi contribuito a reperire. Parliamo di cristallini artificiali , fili di sutura, cannule e bisturi , coloranti intraoculari ,colliri antibiotici e cortisonici, colliri antinfiammatori, lacrime artificiali , farmaci di vario tipo .

Il viaggio 

Ci siamo incontrati con Speranza e Carlo a Parigi , loro provenienti da Torino e noi da Bologna.  Assieme abbiamo proseguito con il volo diretto per Antananarivo della durata di circa dieci ore con Airfrance. Ad Antananarivo abbiamo pernottato dalle Suore Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù, la cui missione è occuparsi degli ammalati: hanno sette dispensari dislocati in tutto il Madagascar. La casa madre di questa congregazione di Suore è a Torino. 

Il trasferimento dalla capitale ad Ambatondrazaka è durato diverse ore. E’ consigliato partire la mattina presto poiché la condizione delle strade è disastrosa ed i tempi di percorrenza sono molto lunghi. La distanza  è solamente di 300 km. ma ci sono volute più di dieci ore di viaggio. È possibile fare una breve sosta a circa metà del tragitto, ospiti delle stesse Suore nella loro sede di Moramanga. È necessario ripartire in tempi brevi  per non rischiare di viaggiare con il buio.  

Al nostro arrivo ad Ambatondrazaka, in serata, le Suore Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù ci hanno accolti con entusiasmo aiutandoci a scaricare i bagagli , 8 borsoni di 23 kg. l’uno, e acatalogare tutto il materiale utile per il lavoro nella missione. Le Suore ci hanno ospitato durante l’intero periodo in un alloggio confortevole all’interno del loro istituto. Si sono occupate della preparazione dei nostri pasti dalla colazione alla cena e di lavare la nostra biancheria personale. 

AMOA si è fatta carico del volo aereo  da Bologna – Antananarivo per i propri volontari e ciascuno di noi ha coperto le spese dei trasferimenti interni, di vitto e alloggio. 

Dispensario di Ambatondrazaka

Dal 2016, nel dispensario di Ambatondrazaka è attivo un servizio di oculistica grazie al “Progetto Primavera” dei Medici Volontari Italiani, che mediamente hanno eseguito due missioni l’anno, sostenuti dalle suore e da personale laico. Nel lavoro dei volontari vi è stato un blocco forzato durante il periodo Codiv-19. 

Il servizio di oculistica si compone di due stanze adiacenti adibite ad ambulatorio; una sala operatoria con due letti operatori; una stanza sterilizzazione; una stanza spogliatoio.

 Il personale è attualmente composto da: Suor Maria Adeline Raharimalala (madre superiora con competenze sanitarie); Suor Angeline Marie (medico, laureata presso la Università Cattolica di Roma); dott. Parafait (medico di medicina generale); Lova (infermiera); Suor Elodie e Suor Maria Prisca (sala operatoria); Isabelle e Oliva (accoglienza in ambulatorio e sterilizzazione); Solo e Fanya (ottici); dott.ssa Monique (medico di medicina generale). Nel dispensario è inoltre presente un servizio di farmacia e laboratorio. 

Il dispensario è una struttura ben organizzata, sviluppata in tanti anni di lavoro, e serve una popolazione di 250 mila abitanti. L’integrazione del lavoro dei Volontari Medici Italiani con quello dei professionisti locali ha permesso il raggiungimento di un elevato standard di qualità nelle prestazioni eseguite e nella strumentazione in dotazione. Il personale presente il loco ha la capacità di portare avanti in autonomia il lavoro di medicina generale necessario alla popolazione e di fare screening dei pazienti con problematiche oculistiche. Tale selezione permette un’ottimizzazione dei tempi di lavoro degli oculisti italiani che si recano in struttura, consentendo di raggiungere un elevato numero d’interventi nei tempi ristretti della missione. 

I medici al loro arrivo in struttura trovano, infatti, un’organizzazione giornaliera delle visite finalizzate allo svolgimento degli interventi. L’équipe di lavoro  è sempre presente durante la missione a sostegno del lavoro da svolgere. Fondamentale inoltre la mediazione linguistica del personale con i pazienti; la lingua madre è il malgascio, gran parte dell’equipe conosce anche la lingua italiana e francese. Infine, altro aspetto di forza è la precisione dell’inventario, gestito dalla Speranza Balocco, che permette di avere una panoramica dei farmaci, del materiale oculistico necessario agli interventi e delle integrazioni da fare ad ogni missione.

Risultati ottenuti

Negli otto giorni utili di lavoro sono stati raggiunti ottimi risultati.  250 visite più i controlli post-operatori; 70 interventi di cataratta sia con tecnica facoemulsificazione che con tecnica ECCE; 5 capsulotomie YAG; 2 pterigio;1 calazio 

I pazienti hanno manifestato gratitudine e riconoscenza per il lavoro svolto grazie ad un giovane portavoce, nipote di un operato, che ha permesso la condivisione dei pensieri delle persone nei confronti dei medici e dell’équipe della struttura. Le parole riportate dal giovane hanno messo in luce la gioia degli operati, parecchi di loro non vedenti a causa della cataratta, nel riacquistare la vista. L’importanza del lavoro dei medici AMOA nel contesto del dispensario delle Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù è stata enfatizzata e messa in luce in questa giornata di ringraziamenti. È stato un momento emotivamente impattante, di grande festa e soddisfazione.

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