27 Luglio 2024

Togo

TOGO

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Lomè: 6.130420, 1.215830
Togoville: 6.234520, 1.479930

AMOA venne contattata dall’associazione AVIAT (Amici Volontari Italiani Amici del Togo) nel 2009 per ripristinare il servizio di oculistica nell’ospedale pubblico di “Bè”, nella capitale Lomé, città popolata da più di 1.700.000 abitanti ma con pochi servizi oculistici efficienti ed una cultura ancora legata a riti tradizionali. Testimonianza ne è l’akodessewa, il famoso mercato dei feticci dove si possono trovare teschi di animali, pelli di antilopi e coccodrilli, teste essiccate, statuette con chiodi, resti di elefanti e leopardi, scheletri e guaritori che utilizzano la medicina tradizionale. L’ospedale di Bé, situato nell’omonimo quartiere, povero e popolatissimo, è incastrato in mezzo a numerose case, però ben visibile per il suo colore rosa. Grazie al finanziamento dei LIONS vennero acquistati tutti gli strumenti per allestire l’ambulatorio oculistico che, da subito, fu gestito con professionalità da quattro TSO locali. Sempre ai LIONS sono legati anche gli strumenti per la sala operatoria, che venne messa in funzione durante la prima missione AMOA nel 2009: già allora vennero eseguiti numerosi interventi di cataratta, screening oculistici nei villaggi e furono selezionati i pazienti da operare nella nuova sala operatoria. Il valore aggiunto di questo progetto fu certificato dall’arrivo dell’oculista militare Didier Ayena, che proveniva dal nord del Togo. Nel 2009, grazie al dottor Ayena, l’attività chirurgica poteva così essere portata avanti in modo continuativo e autonomo presso l’ospedale di Bé senza la necessità dei medici AMOA.

La presenza del dott. Ayena fu resa possibile in virtù dell’interessamento dell’allora Ministro della Sanità togolese Kondi Charles Agba, che diventerà poi prezioso collaboratore di AMOA fino a quando il governo in Togo, nel 2014, cambiò. Il progetto in Togo riscosse grande successo e nel 2012 AMOA organizzò un congresso internazionale a Roma, in cui parteciparono anche il Ministro Agba e diversi relatori di fama mondiale. Rodolfo Gambarin di AVIAT segnalò ad AMOA anche le necessità dei ragazzi della scuola per non vedenti Sant Augustin di Lomé, poco distante dalla casa dei volontari di AVIAT che ospita anche i volontari di AMOA durante le missioni.

La scuola era costituita da uno stabile decoroso con un ampio giardino, ma l’attrezzatura era veramente inadeguata e non c’erano computer. La scrittura braille veniva ancora insegnata con tavoletta e punteruolo, solo per alcuni con macchina da scrivere apposita. Nel 2009 una delegazione AMOA fu invitata dal direttore Komivi Ayassou a visitare la scuola Sant Augustin e fu così che si avviò la collaborazione. Grazie alle associazioni AVIAT, Kekeli Neva-Venga la Luce (che aveva originariamente creato il centro Sant Augustin) e al supporto di una casa farmaceutica, AMOA creò un progetto di allestimento di una sala informatica con 12 postazioni in rete tra loro e collegate ad internet. Alberto Armaroli, informatico di AMOA, fece il resto. Nel 2012 avvenne l’inaugurazione della sala informatica in presenza dei Ministri della Sanità e degli Affari sociali.

 

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