28 Marzo 2024

Giornata Mondiale
della Salute: alcune riflessioni sull’Africa

Il 7 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Salute. Quest’anno, il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è “Il nostro pianeta, la nostra salute”, volendo focalizzare l’attenzione sullo stretto collegamento che unisce il benessere del pianeta e quello degli uomini.

Un tema che anche a noi di AMOA – medici, ottici, volontari, soci e amici – tocca da vicino. Le domande che ci pone l’OMS fanno riflettere: “Siamo in grado di ri-immaginare un mondo dove l’aria pulita, l’acqua e il cibo sono disponibili per tutti? Dove le economie sono focalizzate sulla salute e il benessere? Dove le città sono vivibili e le persone hanno il controllo sulla loro salute e sulla salute del pianeta?”.

In Africa, ma anche in Italia e in gran parte del mondo, a queste domande purtroppo ancora rispondiamo di no e servirebbero prese di posizione urgenti per sostenere il benessere del pianeta e degli uomini.

L’OMS stima che più di 13 milioni di morti all’anno sono dovute a cause ambientali evitabili. Tra queste viene inclusa anche la crisi climatica, che rappresenta la più grande minaccia dell’umanità.

La crisi climatica, infatti, prosegue l’OMS, è responsabile anche di una crisi sanitaria.

Inoltre, l’OMS evidenzia come la pandemia di Covid-19 abbia mostrato il potere della scienza, ma anche le diseguaglianze nel mondo, con troppe persone che ancora vivono nella povertà e nell’incertezza. Un’economia del benessere dovrebbe avere tra i suoi obiettivi il benessere dell’uomo, l’equità e la sostenibilità ecologica. Questi ambiziosi e doverosi obiettivi richiedono molti sforzi e investimenti a lungo termine, ma possono essere la chiave di svolta per rompere il ciclo di distruzione del pianeta e della salute dell’uomo.

Quando come AMOA andiamo in Africa la prima impressione, davanti a distese sconfinate, foreste e paesaggi mozzafiato, è che tutto sia puro e sano. Quando però ci soffermiamo a pensare, il quadro cambia: la plastica oggi in Africa è ovunque, non hanno i mezzi per smaltirla e viene spesso bruciata a cielo aperto. Le discariche sono cumuli di pattume lasciati abbandonati, le falde si inquinano. Quindi anche dove tutto ci sembra pulito e sano, la mano dell’uomo ha già rovinato. Un vero cambiamento è sempre più importante. E urgente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi